Dalila Belato nasce a Palermo nel 1982, consegue il diploma presso l' Istituto d'Arte di Palermo e successivamente dedica i suoi studi al restauro lapideo, continuando però a mantenere vivo l'interesse per la scultura e il modellato. È un'artista dalla spiccata creatività e immaginazione, attenta ai particolari e minimi dettagli. Tutto ha inizio dalla sua scelta scolastica: si è dedicata completamente all'arte rendendosi conto del suo talento proseguendo la sua formazione personale, in ambito artistico, approfondendo gli studi sull’anatomia umana.
“Raffiguro parti del corpo come visi, piedi e mani, reinventando un linguaggio universale in modo personale, innovativo e ironico.”
Le sue opere sono di un realismo che si spinge fino alla particolarità della pelle, arrivando nei volti, a catturare, come in un’istantanea, espressioni di grande vitalità. È un'artista che si lascia ispirare dalla natura, dell'essere umano e dalla bellezza di esso. In particolar modo cerca di ricreare le sue opere con la stessa attenzione e perfezione che questi già offrono nella realtà. Riproponendo in dettaglio l’emozione che, con tutta urgenza, si staglia sul viso.
Nella sue opere tenta di allontanare la presente fatica che ogni giorno porta nella mente ogni essere umano: la vita porta caos, nelle sue opere, l'artista, cerca di avvicinarsi ad un atteggiamento più spensierato e sereno, nella speranza di restituire quella leggerezza che solo un animo sensibile e ironico può offrire.
La sua attenzione al dettaglio e al particolare la porta ad indagare, quei microcosmi, abitati dagli insetti in una miracolosa visione, un violento risveglio che la desta dal lattiginoso sogno di bianco candore della scultura pura, facendola approdare allo studio dell'entomologia. La natura interviene per mezzo dell’insettoa a riportare, alla realtà queste fantomatiche figure. Le sue sculture, “insettiformi”, sono realizzate attraverso tecniche miste, tra il modellato e il calco, con materiali come resina, cemento, carta e materiali ibridi come l’uso di patine finali che, a seconda dei casi, le rende simili al bronzo, al marmo e a ferro, oltre agli smalti; foglie d'oro e foglia argento.
La Sicilia ha un ruolo chiave nella sua crescita come artista. Dalila Belato é circondata fin da piccola da manufatti appartenenti ai più svariati periodi storici artistici, come bizantino e normanno, che hanno influenzato la sua visione dell'arte, facendole affinare sempre più la sua tecnica e la sua visione, che la fa approdare nel 2015, sul podio, come vincitrice del Premio sezione scultura di Expo ArteItaliana curata da Vittorio Sgarbi a Varedo (MI). Attualmente vive e lavora a Palermo.
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