Francesco Daddato, classe 1993, è un artista sicuramente creativo, con un'ampia curiosità accompagnata da grandi ideali. Sin dall'infanzia è stato spronato dalla sua famiglia a perseguire i suoi “progetti creativi”, dimostrandosi abile con matite, colori e pennelli. Acquisito il diploma presso il liceo scientifico tecnologico di Margherita di Savoia, si iscrive presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia, dove emerge tra gli altri per le sua inventiva e capacità artistiche. Successivamente si specializza in arredo urbano e interior design avendo come obbiettivo quello di ampliare l'impresa di famiglia finalizzata all'arte d'interni e all'edilizia.
Pur occupandosi dell'azienda familiare non ha mai trascurato le sue sperimentazioni artistiche. Lo studio e la ricerca lo hanno condotto verso metodi artistici non comuni come quello dell'imbalsamazione, permettendogli di conservare “cibo” tramite processi del tutto innovativi e rinfrescando la tassidermia artistica, rendendo i reperti organici rigidi e inodori, mantenendoli inalterati nei colori.
Daddato propone la serie FOOD al grande pubblico fatta di: Hamburger, Pancake, Sushi ecc..., come espressione della sua poetica fatta di dissenso e critica verso il consumismo, il commerciale, il veloce. Nelle sue opere esprime i suoi grandi ideali, i suoi pensieri più segreti, diventati sculture tassidermiche misteriose. Le produzioni in questo campo sono molto differenti tra loro e sono le più disparate e stravaganti tanto che la critica d'arte è pesantemente contraria a queste metodologie, mentre altri si schierano decisamente a favore di tale arte, trovando queste produzioni artistiche interessanti, divertenti, affascinanti, culturalmente arricchenti. La tassidermia è la tecnica di preparare, a scopo scientifico, le pelli degli animali in modo da renderne possibile la conservazione, dando loro l’aspetto e l’atteggiamento di animali vivi. Con lo stesso principio, l'artista cristallizza e congela nel tempo il cibo vero rendendolo inutilizzabile, non più ingeribile, esaltandone l'estetica a sottolineare che si tratta di cibo da esposizione, simbolo di denaro e non di nutrizione. Daddato da buon artista si immerge nei panni dello chef poiché i suoi alimenti imbalsamati sono cotti da lui, con l'intento di colpire molto nel profondo l’immaginario collettivo. Più che un messaggio, il suo, è un invito alla riflessione, multiforme rielaborazione, della contemporaneità, nel tentativo di usare queste sue ricerche artistiche come uno specchio in cui indagare il nostro stesso volto, la nostra società (S-)composta. Attualmente l'artista vive e lavora a Barletta nel suo studio laboratorio.
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